Disturbo da binge-eating

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Disturbo da binge-eating

Per fare una diagnosi di disturbo da binge-eating deve essere presente una caratteristica principale:

  • Mangiare, in un determinato periodo di tempo (per es. un periodo di due ore), una quantità di cibo significativamente maggiore di quella che la maggior parte degli individui assumerebbe nello stesso tempo e in circostanze simili.
  • Sensazione di perdere il controllo durante l’episodio (per es. sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o a controllare cosa e quanto si sta mangiando).

Gli episodi di abbuffata si verificano in assenza di sistematici comportamenti di controllo del peso osservati nella bulimia nervosa (cioè dieta ferrea, vomito autoindotto, esercizio eccessivo, uso improprio di lassativi e diuretici).

Tali episodi in genere si verificano nel contesto di una generale tendenza a mangiare in eccesso piuttosto che di una restrizione dietetica (come avviene di solito nella bulimia nervosa), e questo comportamento spiega la forte associazione del disturbo con l’obesità.

Gli episodi di abbuffata sono associati ad un marcato disagio e, di solito, sono accompagnati dalla vergogna e dall’autocritica.

Il disturbo da binge-eating colpisce una gamma più ampia di persone rispetto all’anoressia nervosa e alla bulimia nervosa. Un terzo delle persone colpite è di sesso maschile e la fascia di età si estende dall’adolescenza alla mezza età. Il disturbo tende ad avere un decorso fisico con l’alternanza di periodi caratterizzati da episodi ricorrenti di abbuffata e di periodi in cui non sono presenti questi episodi. Queste fasi possono durare mesi o anni.