Altri disturbi dell’alimentazione
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Altri disturbi dell'alimentazione
Molti disturbi dell’alimentazione non soddisfano i criteri diagnostici per l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa o il disturbo da binge-eating.
Negli ultimi anni questa categoria ha attratto molta attenzione da parte dei clinici e dei ricercatori perché si è visto che è molto più frequente di quello che si pensava e rappresenta circa il 20% delle persone affette da disturbi dell’alimentazione. In comune con l’anoressia nervosa e la bulimia nervosa le persone colpite sono nella maggioranza dei casi adolescenti o giovani donne.
Gli altri disturbi dell’alimentazione possono essere divisi in cinque, più o meno distinti, sottogruppi:
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Anoressia nervosa atipica. Sono soddisfatti tutti i criteri per l’anoressia nervosa, salvo che, nonostante una significativa perdita di peso, il peso dell’individuo è all’interno o al di sopra dell’intervallo di normalità.
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Bulimia nervosa (a bassa frequenza e/o di durata limitata). Sono soddisfatti tutti i criteri per la bulimia nervosa, salvo che gli episodi di abbuffata e le condotte compensatorie inappropriate si verificano, mediamente, meno di una volta alla settimana e/o per meno di 3 mesi.
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Disturbo da binge-eating (a bassa frequenza e/o di durata limitata). Sono soddisfatti tutti i criteri per il disturbo da binge-eating, salvo che gli episodi di abbuffata si verificano, mediamente, meno di una volta alla settimana e/o per meno di 3 mesi.
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Disturbo da condotta di eliminazione. Ricorrenti condotte di eliminazione per influenzare il peso o la forma del corpo (per es. vomito autoindotto, uso improprio di lassativi, diuretici o altri farmaci) in assenza di episodi di abbuffata.
- Sindrome da alimentazione notturna. Ricorrenti episodi di alimentazione notturna, che si manifestano mangiando dopo il risveglio oppure con l’eccessivo consumo di cibo dopo il pasto serale. Vi sono consapevolezza e ricordo di aver mangiato. L’alimentazione notturna, che causa un significativo disagio e/o compromissione del funzionamento, non è meglio spiegata da influenze esterne, come la modificazione del ciclo sonno-veglia dell’individuo oppure da norme sociali locali. I pattern di alimentazione disordinata non sono meglio spiegati dal disturbo da binge-eating o da un altro disturbo mentale, compreso l’uso di sostanze, e non sono attribuibili a un altro disturbo medico oppure all’effetto di farmaci.
Poco si sa sul decorso degli altri disturbi dell’alimentazione che sembrano avere una prevalenza lifetime, con i criteri DSM-5, dell’1,5%. Nella maggior parte dei casi l’esordio è nell’adolescenza o nella prima età adulta e circa un quarto e un terzo ha una storia di anoressia nervosa e bulimia nervosa, rispettivamente, con una durata del disturbo simile.