Anoressia nervosa
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Anoressia nervosa
Per fare una diagnosi di anoressia nervosa devono essere presenti due caratteristiche principali:
- Restrizione attiva nell’assunzione di calorie in relazione alle necessità, che porta a un peso corporeo significativamente basso nel contesto di età, sesso, traiettoria di sviluppo e salute fisica. Il peso corporeo significativamente basso è definito come un peso inferiore al minimo normale oppure, per i bambini e gli adolescenti, minore di quello minimo previsto. La soglia per considerare una persona significativamente sottopeso negli adulti è fonte di discussioni (per es. indice di massa corporea o IMC inferiore a 17, 18 o 18,5).
- Eccessiva valutazione del peso, della forma del corpo e del loro controllo, cioè giudicare il valore di sé in modo predominante o esclusivo in termini di peso, forma del corpo e capacità di controllarli. Piuttosto che preoccuparsi di essere sottopeso, le persone con anoressia nervosa hanno un’estrema paura di aumentare di peso e di ingrassare. Infatti, molte si giudicano “grasse” nonostante siano sottopeso. Per questo motivo a volte si dice che abbiano una "paura morbosa del grasso" o una "fobia del peso", e la loro dieta è stata descritta come guidata da una "implacabile ricerca della magrezza".
L’anoressia nervosa colpisce prevalentemente le adolescenti e le giovani donne adulte, ma circa un caso su dieci si verifica nel sesso maschile. In Italia, tra le persone di età compresa tra 18 e 25 anni, ha un tasso di prevalenza lifetime del 2%.
Nei casi tipici le persone con questo disturbo dell’alimentazione raggiungono il basso peso adottando una dieta ipocalorica estrema e rigida, a volte associata a un esercizio fisico eccessivo. Circa un terzo ha episodi di abbuffata ricorrenti, molti dei quali sono soggettivi, durante i quali il loro tentativo di restringere l’introito di cibo è interrotto.
In alcuni casi l’anoressia nervosa è di breve durata e va in remissione senza alcuna cura o con un trattamento breve (soprattutto negli adolescenti) ma in molti casi tende a persistere e richiede interventi specializzati prolungati e complessi. In circa la metà dei casi si verifica una migrazione verso la bulimia nervosa o altri disturbi dell’alimentazione sottosoglia. Il 10-20% delle persone, sfortunatamente, non migliora con nessun trattamento oggi disponibile, e va incontro a una condizione che dura per tutta la vita: una condizione che è stata chiamata “anoressia nervosa grave e di lunga durata”. In questi casi il disturbo danneggia, in modo più o meno marcato, il funzionamento scolastico e lavorativo. Il tasso grezzo di mortalità dell’anoressia nervosa varia tra lo 0% e l’8%, ma gli studi più recenti hanno riportato un tasso di mortalità cumulativa del 2,8%.
L’Indice di Massa Corporea (IMC)
L’indice di massa corporea (IMC) viene utilizzato per determinare se una persona è sottopeso, normopeso o sovrappeso. Viene calcolato dividendo il peso (in kg) per l’altezza al quadrato (in m) (cioè, kg/m2). L’IMC dovrebbe essere applicato a tutti gli adulti di entrambi i sessi di età compresa tra 18 e 60 anni.
Di seguito sono indicate le soglie di IMC (si noti che sono basate su rischi per la salute, non sull’aspetto fisico):
Sottopeso | < 18,5 |
Normopeso | 18,5-24,9 |
Sovrappeso | 25,0-29,9 |
Obesità | 30,0 o maggiore |
Le persone di origine asiatica hanno maggiori rischi per la salute a IMC più bassi rispetto ai caucasici. È anche importante ricordare che l’IMC non si applica ai bambini al di sotto dei 18 anni, agli adulti sopra i 60 anni, alle persone con una grande massa muscolare e alle persone con malattie fisiche.