Disturbo da binge-eating – Un update

Pubblicato da Riccardo Dalle Grave il

Dalle Grave, R., Sartirana, M., & Calugi, S. (2020). Disturbo da binge-eating – Un update. IJEDO, 2, 29-40. doi:10.32044/ijedo.2020.06

Riassunto

Il disturbo da binge-eating (BED) si caratterizza per la presenza di episodi di abbuffata ricorrenti non seguiti dall’uso ricorrente di comportamenti di compenso, associati a marcato disagio, che si verificano almeno una volta a settimana per tre mesi. Il BED, secondo i dati più recenti, ha una prevalenza lifetime dello 0,85% (uomini 0,42% e donne 1,25%). Il disturbo, pur essendo presente anche negli individui normopeso, è più frequente in quelli con obesità. Il BED coesiste spesso con specifici disturbi mentali (per es. disturbi depressivi, disturbi d’ansia, disturbi da uso di sostanze o disturbi del controllo degli impulsi) e con condizioni mediche generali (per es. malattie cardiometaboliche). I trattamenti psicologici, come la terapia cognitivo comportamentale (CBT), determinano la remissione degli episodi di abbuffata in circa il 50-55% dei pazienti, ma hanno un effetto limitato sulla perdita di peso, quando il BED è associato all’obesità. I trattamenti farmacologici per l’ansia e la depressione hanno effetti limitati sui sintomi del BED, mentre alcuni farmaci che hanno ottenuto risultati promettenti, come la lisdexamfetamina e la dasotralina, sono spesso gravati da importanti effetti collaterali e non sono disponibili in Italia. La necessità di sviluppare un trattamento che sia in grado di determinare sia una modesta, ma clinicamente significativa, perdita di peso, sia una contemporanea remissione degli episodi di abbuffata e della psicopatologia associata, ha portato a ideare un nuovo trattamento, in corso di valutazione, chiamato “CBT-BO” che integra strategie e procedure della CBT-E per i disturbi dell’alimentazione e della CBT dell’obesità.

   Pubblicato il 1 Ottobre 2020    Download pdf

   doi:10.32044/ijedo.2020.06       Download citation

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